Giugno 17, 2025

“Ci siamo. È iniziata oggi la cronaca di una morte annunciata per quei cinema di Roma e del Lazio che, essendo chiusi per inattività da oltre 10 anni, rischiano di essere riconvertiti in centri commerciali”. Così, in una nota, la Cgil e la Slc Cgil di Roma e del Lazio.

“È prevista, infatti, per oggi, in Consiglio Regionale – aggiungono i sindacati – la discussione in aula della Proposta di legge 171 sulle norme urbanistiche. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, aveva annunciato che sarebbe tornato indietro sulla insensata proposta, stralciando dall’impianto normativo la parte che esponeva ad una triste sorte i cinema, soprattutto della Capitale. Ora, invece, pare che l’intenzione della Regione sia quella di proseguire sulla chiusura dei cinema, facendo un sontuoso regalo agli speculatori e di fatto privando intere comunità del solo presidio culturale nei propri territori, spesso disagiati”.

“Abbiamo più volte denunciato questa ferita inferta alla cultura nella nostra regione, richiamando l’attenzione sul pericolo sociale che può comportare una politica di impoverimento delle nostre risorse culturali e dello spregio delle tante iniziative di proposta e di rinascita per le sale, pur avanzate da molte realtà attive, soprattutto a Roma.”

“Ma il pericolo, persistendo in questa legge a dir poco miope, è anche quello di continuare a infliggere colpi mortali a tutto il nostro cinema, soprattutto a quello che si proietta nelle sale, con scelte decisamente poco coraggiose; non si aiutano, in questo modo, infatti, neanche lo sviluppo ed il progresso legato al lavoro che nel mondo del cinema vede tante nostre preziose risorse, competenze e professionalità a rischio dispersione.”

“Non ci stanchiamo quindi di dire no a questa speculazione e promuoveremo ogni azione utile a restituire vita e dignità alle sale cinema, a chi le progetta, a chi ci lavora”, conclude la nota di Cgil e la Slc Cgil di Roma e del Lazio.